La raffigurazione del gallo e della tartaruga, secondo alcune fonti interpretative, potrebbe alludere all’eterna lotta tra il bene e il male. Il gallo qui inteso come simbolo della luce, annuncia il nuovo giorno, segno di speranza e rivelazione, mentre la tartaruga, la cui etimologia deriva dal greco tartarukos, “abitante del tartaro”, è cifra delle tenebre (inferi) e di riflesso del mondo ctonio, temibile e indistinto. Tuttavia, in altri contesti antichi, la scena assume ulteriori significati: la tartaruga nel suo carapace diventa raffigurazione dell’Oriente, contraddistinto da saggezza e stabilità, mentre il gallo rappresenterebbe l’Occidente, troppo indaffarato in atti mondani. Nell’iconografia antica greca, gallo e tartaruga accompagnano Hermes o Mercurio, il messaggero degli Dei, e ciò attesta un forte legame con le simbologie pagane, risemantizzate in età cristiana. Nel mosaico esaminato, la tartaruga espone il profilo destro e si colloca a sinistra del lettore e il gallo, a destra, espone il suo profilo sinistro. I due animali si avvicinano e si scrutano, quasi a fronteggiarsi. Per apprezzare appieno la raffigurazione decisamente naturalistica delle bestiole, si consiglia una lettura bimanuale della scena tradotta in disegno a rilievo, che permetta di individuare dapprima i soggetti enunciati e successivamente lo sfondo in cui vediamo raffigurata una colonnina, sormontata dal premio che spetterà al vincitore del confronto ingaggiato.